Ultima modifica: 27 Febbraio 2021
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Il saluto finale a Sebastian

Celebrati ieri i funerali

Clochard, termine mutuato dal francese “clocher”, zoppicare, viene usato nella lingua italiana per ingentilire termini che hanno un significato nettamente negativo, come  barbone, mendicante o vagabondo. Persone che si trovano sulla strada si raccontano e raccontano agli altri che dietro ci sia una scelta. Ma, come specifica “Parlare civile”, progetto volto a fornire un aiuto pratico per trattare con linguaggio corretto temi sensibili e a rischio di discriminazione, è una strategia di sopravvivenza per poter resistere in una situazione di forte disagio, per mantenere quel minimo di autostima che ti consente di non annientarti in una situazione in cui socialmente sei già stato annientato. Tra scelta e adattamento negativo c’è una bella differenza. Tutti vorrebbero un’alternativa.

Quindi, parlando di Sebastian – polacco di 39 anni -, morto a Messina la sera del 9 febbraio per un arresto cardiaco dovuto a pregressi problemi cardiaci, certamente non diciamo che ci ha lasciati un clochard o, utilizzando termini alternativi, un senza fissa dimora e ancora un homeless, perché non gli renderemmo giustizia.

Sebastian, con la sua faccia da bambino, era una persona disponibile, generosa e amica di tutti, ma non molto fortunata che si adattava alla sua situazione negativa. Si occupava di impianti di climatizzazione, ma non disdegnava altri lavori.

Da nove anni in Italia, circa cinque passati in strada, Sebastian era solito stare ogni mattina un pò davanti alla fontana della Stazione Centrale di Messina, per poi spostarsi con alcuni suoi connazionali alla Caronte. Spesso si sedeva davanti al Banco dell’Unicredit per poi mettersi in compagnia degli amici Andrey e Silvester davanti all’Ancora di Viale della Libertà.

Sebastian faceva parte del gruppo di persone che vengono assistite e sostenute dal Comitato della Croce Rossa Italiana di Messina, attraverso le Unità di strada (UDS) che normalmente operano sul territorio dal lunedì al venerdì, e quindi con commozione e affetto abbiamo partecipato ieri ai suoi funerali nella Parrocchia di San Giuliano, laddove erano anche presenti, oltre ad un folto numero di Francescani del Santuario Nostra Signora di Lourdes, le associazioni di Santa Maria della Strada, Centro Buon Pastore, i fratelli Evangelici, la Comunità di Sant’Egidio. Era presente anche l’Assessore alle Politiche sociali Alessandra Calafiore.

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